Indecisi quale località francese visitare durante la pausa autunnale, la scelta è caduta su Tolosa, una cittadina del sud ovest della Francia conosciuta come la città rosa sulle rive del fiume Garonna.
Siamo partiti un giovedì di ottobre e tornati la domenica, con un volo di due ore.
GIORNO 1
GIORNO 2
GIORNO 3
GIORNO 4
TOLOSA – GIORNO 1
Arriviamo alle 13.45 e prendiamo l’Airport Shuttle della compagnia di trasporti pubblici Tisseo.
L’autobus collega l’aeroporto alla stazione ferroviaria Matabiau, facendo delle fermate intermedie.
Dopo 20 minuti di tragitto, scendiamo vicino la metro Jeanne d’Arc per poi raggiungere a piedi (6 minuti) il nostro alloggio presso l’Hotel du Taur.
La posizione dell’albergo è ottima: si trova esattamente davanti la famosa plâce du Capitole (abbiamo trovato una super offerta).
Questa piazza è considerata importante proprio per la presenza del Campidoglio, uno splendido edificio di architettura neoclassica, tuttavia abbiamo rimandato la visita all’interno a causa di un evento privato in corso.
Proseguiamo per la caratteristica rue du Taur ed oltre ad ammirare la bellissima via piena di ristoranti e librerie, decidiamo di fare una breve sosta alla chiesa Notre Dame du Taur.
Dopo questa visita ci avviamo verso la principale chiesa della città: la Basilica Saint Sernin dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità (è una delle tappe per il cammino di Santiago di Compostela).
La Basilica con la sua grande navata è dedicata a Saturnino, il primo vescovo.
Tolosa, città universitaria, è senza dubbio dinamica e romantica al tempo stesso, e quello che ti colpisce è il segno della civiltà romana, evidente dai molti edifici costruiti con i mattoni rossi.
Dopo esser tornati indietro, ci dirigiamo verso Les Jacobins.
Il convento, fondato nel 1230, è rinomato per il “palmier”, una colonna alta 28 metri che unita alla volta, ricorda una palma.
La chiesa ospita le reliquie di San Tommaso d’Acquino.
Consigliamo di vedere il magnifico giardino presente nel suo chiostrio.
La nostra passeggiata prosegue verso Plâce Saint Pierre, sulle rive della Garonna, considerata un punto di ritrovo per molti studenti universitari.
Dalla piazza vediamo il Pont Saint Pierre e scendiamo i gradini per camminare lungo il fiume ed arrivare alla gremita Plâce de la Daurade dove ci si rilassa bevendo qualcosa seduti al bar.
La vista qui è magnifica in qualsiasi ora della giornata e consente di vedere:
1) il famoso Pont Neuf, che nonostante il suo nome, è il ponte più vecchio di Tolosa 2) lo splendido edificio dell’Hotel Dieu Saint Jacques che ospita il centro amministrativo dell’ospedale universitario di Tolosa e quello europeo di ricerca sulla pelle e per finire un museo di storia medica e l’Istituto europeo di telemedicina 3) la cupola della Grave.
E’ considerato notevole anche il famoso Hotel d’Assézat. L’imponente dimora è un antico palazzo rinascimentale.
L’hotel è attualmente di proprietà della città di Tolosa.
Nel 1994, Georges Bemberg ha contribuito a trasformare l’edificio in una galleria d’arte.
Bemberg ha fornito le innumerevoli opere della sua collezione privata. Sbucando nel cortile attraverso l’ingresso sul piano strada, non immagini di trovarti di fronte a questa sorprendente architettura.
L’Hotel fu costruito nella seconda metà del XVI secolo da un ricco mercante di “pastel”, Pierre Assézat, che divenne anche magistrato cittadino. Nel 1895, l’edificio fu lasciato in eredità alla città.
Dopo cena, decidiamo di tornare a Plâce de la Daurade per poter ammirare la suggestiva illuminazione del Pont Neuf e dell’area circostante. Favoloso.
ALBI – GIORNO 2
La mattina ci svegliamo presto per fare un giro fuori città: andiamo a visitare la bellissima Albi.
La cittadina è il luogo di nascita del pittore Henri de Tolouse Lautrec ed è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2010.
Abbiamo preso il treno alla stazione Toulouse Matabiau e dopo un’ora siamo arrivati alla stazione ferroviaria di Albi-Ville.
Antonello imposta sullo smartphone come destinazione la Cattedrale gotica di Saint-Cécile e dopo 10 minuti siamo davanti a questo imponente edificio considerato la struttura in mattoni più grande del mondo.
La cattedrale fu eretta nel XIII secolo e doveva aver lo scopo di trasmettere l’austera autorità della chiesa cattolica, una sensazione che si percepisce anche adesso.
L’interno, a navata unica, è spettacolare; siamo rimasti affascinati dagli affreschi che raffigurano il Giudizio Universale e la Creazione del mondo.
Un pranzo veloce e ci dirigiamo all’adiacente Palace de la Berbie.
L’esterno è notevole ed ospita al suo interno il Museo Lautrec di Tolosa ed è classificato patrimonio mondiale dell’Unesco.
La costruzione iniziò nel 1282 per ordine del vescovo Bernard de Castanet e terminò alla fine del secolo, assomigliando molto ad una fortezza. Oggi è uno dei palazzi episcopali meglio conservati di Francia.
Dopo aver ammirato l’incantevole panorama dalle mura, con vista sul fiume Tarn e del ponte vecchio, siamo rimasti sbalorditi dai magnifici giardini che rispecchiano un po’ lo stile di quelli della reggia di Versailles.
Il color verde delle aiuole e dei topiari contrasta con i toni caldi delle pareti del complesso.
Non abbiamo potuto fare a meno di un selfie con alle spalle il Tarn, i distretti settentrionali di Albi e gli splendidi ponti che attraversano il corso d’acqua.
Proseguiamo la passeggiata fra le caratteristiche vie fino ad arrivare a Rue Timbal, addobbata con moltissimi ombrelli in occasione dell’evento “Ottobre rosa”, una campagna di sensibilizzazione per la prevenzione contro il tumore al seno.
Sulla strada di ritorno per la stazione, scopriamo per caso una piccola piazza, assolutamente da vedere, magari facendo una sosta al bar lì presente: Le Cosy; l’indirizzo esatto è Plâce du Patus Crémat 14 rue de la porte neuve.
Albi con la sua architettura in mattoni rossi, sulle rive del Tarn, con il suo ritmo rilassato e il lontano ricordo dei Catari o persino quello del famoso pittore Tolosa-Lautrec, è davvero una cittadina incantevole da non perdere.
TOLOSA – GIORNO 3
L’itinerario di oggi prevede una visita al mercato coperto Victor Hugo che si trova a cinque minuti a piedi dal Capitole (quindi dal nostro Hotel).
La struttura ospita 283 aziende che vendono alimenti freschi di alta qualità: pane, formaggi, frutti di mare, pesce, carne, frutta e verdura, oli aromatizzati alle erbe, pasticcerie, vini e tanto altro ancora.
Un’opzione semplice e veloce per il pranzo, sono le bancarelle che offrono un piccolo piatto con un bicchiere o due di vino. Si può mangiare in piedi al bancone o ad un tavolo vicino.
Girando per i banchi vi assicuriamo che l’appetito si fa sentire. Saliamo le scale dove è presente una zona con circa una dozzina di ristoranti che usano i prodotti esposti sui banconi del piano terra.
Decidiamo di fermarci all’Imperiale, un locale con tavoli disposti lungo la terrazza, una posizione davvero perfetta. Abbiamo ordinato un delizioso cassoulet, il piatto tipico di Tolosa.
Vi invitiamo ad essere li prima di mezzogiorno altrimenti non ci sono molte possibilità di trovare un posto.
Terminato il pranzo, zaino sulle spalle, si riparte alla scoperta di Tolosa.
Un altro monumento religioso da vedere è la cattedrale di Saint-Etienne. Si trova nel centro storico non lontano dal Musée des Augustins.
La sua costruzione iniziò nell’XI secolo. Per centinaia di anni è stata costantemente ricostruita e modernizzata ed ora rappresenta un complesso di diversi edifici in vari stili architettonici.
Oltre alla sua imponente torre, ha uno splendido ed ampio rosone.
Dopo la visita, andiamo nel punto di ritrovo da noi preferito: le rive del fiume e precisamente all’altezza di Plâce de la Durade.
Una volta arrivati, scopriamo che si sta svolgendo la quinta edizione della Garona Cup, un evento sportivo ispirato alla famosa “Oxford-Cambridge”.
Questa gara di canottaggio universitario ha riunito tutti gli studenti di Tolosa, tra il ponte di Saint-Pierre e il Pont Neuf.
E’ una giornata piena di sole e per questo motivo sorseggiamo un drink dissetante.
Dimenticavamo di dirvi che uno dei simboli della città è la violetta.
Il fiore viene utilizzato in numerose applicazioni, come profumo e pasticceria. Una volta cotta, la viola apporta un tocco originale, sia come fragranza sia come colore. Viene usata per la preparazione di macedonie, marmellate, caramelle fino alle insalate ed ai piatti a base di carne.
Non poteva mancare un liquore e diversi e deliziosi dolci.
TOLOSA – GIORNO 4
Ultimo giorno del nostro breve viaggio! Usciamo dall’hotel e andiamo a fare colazione nella vicina Plâce du Capitole.
Sul pavimento della piazza si può ammirare il simbolo di Tolosa, la croce occitana. Quest’ultima è stata progettata da Raymond Moretti e rappresenta i 12 segni zodiacali nonché i 12 mesi dell’anno e le 12 ore del giorno.
Finalmente siamo pronti a visitare lo splendido edificio di architettura neoclassica, il Capitole.
La straordinaria facciata presenta otto immense colonne di marmo rosa.
Costruito nel 1190, è stato sede del consiglio comunale sin dal Medioevo ed è ora sede del Municipio e del Teatro Nazionale di Tolosa.
Bello il cortile interno e l’accesso al piano tramite una scala scenografica che porta alle diverse sale.
Gli interni del complesso sono spettacolari.
Da non perdere la bellissima Salle des Illustres ispirata alla Galleria Farnese di Roma, con i suoi dipinti e affreschi raffiguranti la storia di Tolosa.
Stupefacente è anche la Salle Gervais, dove si possono contemplare i vari dipinti raffiguranti allegorie d’amore.
Con questo tour chiudiamo in bellezza la nostra visita di questa perla francese.
Per raggiungere l’aeroporto prendiamo lo stesso mezzo dell’andata.
Au revoir!