Abbiamo deciso di trascorrere 4 giorni a Siviglia di cui un giorno dedicato alla città di Cordoba, dal 10 al 15 maggio.
Abbiamo prenotato con la compagnia aerea Vueling: siamo partiti di martedì alle 18.00 per poi tornare a Roma la domenica alle 19.45.
E’ stato molto semplice raggiungere la città dall’aeroporto grazie al bus linea EA che si trova a destra dall’uscita dei terminal. Il biglietto è acquistabile direttamente a bordo al costo di 4 euro.
Arrivati a Siviglia verso le 21, abbiamo sistemato i nostri bagagli in hotel situato nel quartiere Santa Cruz vicino la cattedrale.
Abbiamo passeggiato a lungo per finire a cena subito dopo il ponte Isabel II conosciuto anche come il ponte di Triana.
Abbiamo percorso Calle Betis, costeggiato il fiume fino al ponte San Telmo per poi raggiungere ed ammirare la Torre dell’Oro (El Arenal area) illuminata.
Attraversando la strada siamo entrati poi nuovamente nella zona di Santa Cruz.
A seguire il nostro itinerario:
1 GIORNO mercoledì
Real Alcazar + Real Alto
Plaza de Toros
Quartiere di Triana
Torre dell’Oro
La sera cena e passeggiata a Santa Cruz.
2 GIORNO giovedì
Archivio delle Indie
Chiesa di El Salvador
Giralda
Cattedrale di Siviglia
Plaza Espana
Parco Maria Luisa
Cena nel quartiere confinante di Barrio Santa Cruz: ia zona di San Bartolomé
3 GIORNO venerdì: CORDOBA
Itinerario completo di Cordoba in 1 giorno.
4 GIORNO sabato
Casa Pilatos
Metropol Parasol
Basilica de la Macarena
5 GIORNO domenica
Hospital Los Venerables
Partenza per Roma
1 GIORNO
Per la visita al palazzo reale, abbiamo acquistato i biglietti in anticipo da casa direttamente sul sito ufficiale, anche perché i tickets per il Cuarto Real Alto (appartamento reale) vengono venduti esclusivamente nella loro pagina web.
Acquistando un ingresso combinato Alcázar + Cuarto Real Alto, l’orario indicato è quello di accesso al Cuarto Real. Per accedere a queste unità è doveroso presentarsi al controllo degli accessi, piano superiore, 15 minuti prima dell’orario indicato per l’ingresso.
Il Real Alto è stata la residenza di monarchi spagnoli come Don Pedro I di Castiglia, i Re Cattolici, l’imperatore Carlo V, Felipe II, Felipe V, Isabella II, Alfonso XII, Alfonso XIII e Don Juan Carlos I.
La vera magia di questo luogo è la miscela di stili architettonici, con maggiore predominanza dell’arte mudéjar e rinascimentale. Gli appartamenti sono tutt’oggi utilizzati dai reali di Spagna.
Ci sono numerose sale e stanze, tra cui la Sala delle Udienze Ufficiale, la Camera da Letto del Re Don Pedro, con un incredibile soffitto a cassettoni mudéjar del XIV secolo; il Mirador de los Reyes Católicos, con un’influenza architettonica di Granada e con le migliori viste sull’Alcázar.
La visita é durata circa 30 minuti ed é vietato fare foto.
Dopo questa affascinante visita siamo scesi per dedicarci alla visita del palazzo.
Il Real Alcázar di Siviglia è parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO ed è costituito da un complesso di palazzi, di epoche differenti, circondati da mura di cinta.
Passeggiare nei Giardini dell’Alcázar è stato veramente rilassante e davvero unico è stato rincorrerci nel verdeggiante labirinto.
Vi nominiamo solo alcune delle magnifiche cose da vedere, dal momento che ci sarebbe da scrivere un libro su questo palazzo.
Fra le principali attrazioni ci sono il Patio de las Doncellas, la sala degli Ambasciatori con una volta decorata in legno scolpito e dorato e gli splendidi giardini.
Usciti dal palazzo ci siamo diretti verso il quartiere El Arenal che ospita la principale attrazione: la Plaza de Toros de la Maestranza.
È il luogo dove si celebrano le tipiche Corride a Siviglia. Al suo interno vi è anche un museo dove poter conoscere meglio alcuni aspetti di questo classico della cultura spagnola.
Dopo questa visita ci siamo diretti verso il quartiere Triana, di cui alcuni scorci visti la sera precedente.
Come accennato all’inizio il quartiere in questione si raggiunge grazie al Puente de Isabel II, conosciuto anche come Puente de Triana.
Triana è molto particolare, subito dopo il ponte c’è il Castillo de San Jorge purtroppo al momento chiuso.
Vicino al castello si trova il Mercado de Triana, si tratta di un mercato coperto con vari prodotti locali.
Le bancarelle del mercato sono aperte dal lunedì al sabato dalle 9 alle 15.
Sia il castello che il mercato si affacciano sulla piazza più importante di Triana, Plaza del Altozano.
Al centro della piazza si trova la statua in bronzo di uno dei toreri più famosi di Siviglia, Juan Belmonte.
Siamo passati attraverso la caratteristica Calle Alfafería fino a Calle Antillano Campos.
Questa area è famosa per le casas de vecinos, gruppi di case affacciate su un cortile dove secondo la tradizione nacque il flamenco con i primi spettacoli rivolti al vicinato.
In questa zona inoltre si trovano alcuni degli ultimi talleres, i laboratori di ceramica per la quale Triana è famosa.
Calle Rodrigo de Triana invece é la strada con palazzi bianchi, abbiamo poi preso Calle Flota fino ad arrivare a Calle de la Pureza.
Da Calle de la Pureza abbiamo raggiunto Calle Pelay Correa dove c’è la chiesa più antica di Siviglia, Iglesia de Santa Ana, purtroppo trovata chiusa.
Da Calle Betis, punto in cui ci sono molti ristoranti, siamo arrivati al quartiere El Arenal e precisamente alla Torre del Oro già ammirata la sera precedente. TORNA SU
2 GIORNO
Su Plaza del Triunfo si affaccia l’Archivo de Las Indias, un grande palazzo di fine Cinquecento che custodisce importanti documenti legati alla scoperta e alla conquista del Nuovo Mondo. L’ingresso è gratuito.
Dopo l’archivio, con lo stesso biglietto per la Cattedrale, siamo andati verso la Chiesa collegiale de El Salvador, la seconda più grande di Siviglia.
In origine, durante il periodo moresco, al posto della chiesa sorgeva una grande moschea, fino a quando nel 1248 i cristiani riconquistarono la città e venne adattata al culto cattolico.
Nel 1600 fu in parte demolita e ricostruita. L’interno è diviso in 3 navate da pilastri con colonne corinzie e notevoli sono le cappelle laterali con altari barocchi e con grandi statue.
Con lo stesso biglietto siamo andati poi verso la Giralda. In conclusione l’acquisto on line comprendeva Cattedrale + Giralda + Chiesa El Salvador.
Siamo saliti su questa imponente torre fino ad arrivare alla vetta che non è altro che un campanile dove è possibile ammirare tutta la città, mentre ai suoi piedi si trovano il Patio degli Aranci e la grande cattedrale gotica.
La Cattedrale di Siviglia ci ha lasciato senza fiato per le sue dimensioni.
L’altare maggiore è considerato da molti una delle opere più importanti della storia dell’arte e maestoso è anche il mausoleo dove sono i resti di Cristoforo Colombo.
Insomma una volta entrati andrete alla scoperta di ogni singolo angolo e ne apprezzerete la bellezza.
Usciti dalla cattedrale, dopo una brevissima camminata abbiamo scoperto per caso una piazza di notevole bellezza, piazza del Cabildo; si trova lungo Avenida de la Constituciòn.
La piazzetta ha un portico semicircolare decorato con dei bellissimi affreschi con al centro una fontana.
Dopo aver visitato tutto ciò era ora di dedicarci a gli spazi aperti. Siamo cosī andati a Plaza de Espana.
E’ una delle più belle piazze che abbiamo mai visto, testimonianza di un passato fastoso della monarchia spagnola.
E’ decorata ovunque ed è presente un piccolo ruscello attraversato da ponti che la rendono un luogo ideale per delle esibizioni di flamenco a cui abbiamo assistito. Uno scenario perfetto.
Per finire la giornata abbiamo fatto una passeggiata nel Parco di Maria Luisa, il più famoso di Siviglia. Questa rilassante area verde con giardini, alberi, giochi d’acqua con cigni ed altri tipi di uccelli, si trova proprio di fronte a Plaza de Espana.
Per la sera un’ottima cena alla vineria San Telmo (zona Cruz-San Bartolome). TORNA SU
3 GIORNO
Il terzo giorno è stato dedicato alla splendida cittadina di Cordoba.
I biglietti del treno li abbiamo acquistati on line dall’Italia: partenza da Sevilla alle ore 9.25 (train TORRE ORO) e con ritorno da Cordoba alle ore 18.54 sempre train TORRE ORO.
Abbiamo comprato l’ingresso per la visita della Mezquita dal loro sito ufficiale, l’appuntamento era fissato per le 13.00.
In base all’orario di entrata della Mesquida questo è stato il nostro percorso:
STAZIONE TRENI – CALLE DEL FORO 12 MINUTI un susseguirsi di belle vie.
CALLE DEL FORO – PLAZA DE LAS TENDILLAS 8 MIN
Oltrepassando la Juderia si trova il centro con la bella Plaza de las Tendillas (che risale ai primi del ‘900 così come la si vede adesso) fulcro della attività commerciali già a partire dal XIV secolo.
Lungo la strada che collega piazza de las Tendillas con quella della Corredera si possono osservare i resti di di un tempio romano. Del tempio restano solo delle colonne corinzie.
PLAZA DE LAS TENDILLAS – PLAZA DE LA CORREDERA 4 MIN
A pochi metri dal municipio di Cordoba si trova la piazza più grande e importante della città: la Plaza de la Corredera.
Si ritiene che sia stata costruita sui resti dell’antico circo romano. La forma rettangolare della piazza e i portici ad arco sono caratteristici delle piazze castigliane.
PLAZA DE LA CORREDERA – MOSCHEA 11 MIN
Prima di giungere alla Moschea abbiamo percorso gli splendidi vicoli storici del centro di Cordoba (ricordiamo che è stata una città dell’Impero Romano 2200 anni fa) che con il loro fascino e la loro storia la rendono davvero unica. Dopo una sosta per un pranzo veloce, siamo arrivati nel grande cortile in fila con moltissime altre persone intrepide di entrare.
Entrando nella Mezquita la prima cosa alla quale si assiste è la vista delle sue 850 maestose colonne. La magnificenza di tutto questo ci ha lasciato senza parole.
La costruzione sorge sul sito in cui si ergeva l’antica chiesa visigota di San Vincenzo.
Quando i musulmani occuparono Cordoba nel 756 la chiesa fu inizialmente suddivisa e utilizzata contemporaneamente sia dai musulmani che dai cristiani. Successivamente l’emiro fece demolire la chiesa cristiana ed intraprese la costruzione della grande moschea.
Nel 1236 la città fu riconquistata dai cristiani con Ferdinando III di Castiglia e la moschea venne convertita in cattedrale e dedicata a Maria Assunta.
Furano fatti molti lavori, fra i quali anche la demolizione di alcune file di colonne per lasciar libero lo spazio alla Cappella Reale dove primeggia l’arte mudéjar. Il risultato è così un’architettura riccamente decorata che fonde gli stili gotico, rinascimentale e barocco, ma che può far rimpiangere la perdita dell’originaria costruzione arabo-islamica
MOSCHEA – VICOLO DEL FAZZOLETTO 2 MIN
In una delle tante stradine acciottolate si nasconde il vicolo del fazzoletto, in spagnolo Calleja del Pañuelo. La sua caratteristica è quella di essere abbastanza stretta.
VICOLO DEL FAZZ. – VICOLO DEI FIORI 3 MIN
A breve distanza dalla grande moschea si trova il caratteristico vicolo dei fiori (Calleja de las flores).
Una viuzza lunga circa 30 metri abbellita con vasi azzurri di gerani rossi. Percorrendo il piccolo vicolo si arriva in una piazzetta e sullo sfondo è possibile ammirare la torre della cattedrale.
VICOLO DEI FIORI – PONTE ROMANO 5 MIN
Il nostro itinerario ora prevedeva un’ultima cosa, il ponte romano che collega il centro storico con la zona meridionale della città.
E’ stato molto bello passeggiare sul ponte ed ammirare la città; alla fine di questo si trova la Torre de la Calahorra, espressione del Califfato arabo (e’ un museo ma se non avete tempo non andate).
PONTE ROMANO – CORDOBA STAZIONE 25 MIN
4 GIORNO
Dopo aver fatto colazione ci siamo avviati verso la Casa de Pilatos.
Una visita in questa splendida abitazione è d’obbligo, in quanto è considerata anche un monumento nazionale.
Magnifico il patio, le sale, i cortili e le pareti ricoperte da piastrelle dai più svariati colori.
Lo stile del palazzo è un misto rinascimentale, italiano e Mudéjar.
Finita la visita alla casa ci siamo diretti al Metropol Parasol, in spagnolo detto “Las Setas”. Questo particolare edificio si trova nella Plaza de la Encarnacion.
Il palazzo ha quattro piani: sotto il livello stradale c’è il museo archeologico: l’Antiquarium, al piano terra il Mercado de la Encarnacion, al piano superiore si trova la Plaza Mayor mentre per accedere al Mirador e alle passerelle bisogna pagare un biglietto.
La passerella si estende per 250 metri dove ci siamo fatti una bella passeggiata. Sulle passerelle ci sono dei pannelli con i riferimenti ai vari monumenti che si possono vedere dall’alto.
Dopo aver goduto di questo panorama siamo andati all’interno del quartiere, il Barrio Macarena.
Il Barrio Macarena detto La Macarena è il quartiere settentrionale di Siviglia.
A differenza del Barrio Santa Cruz e del Barrio Triana è meno turistico ma a nostro avviso è da includere senza l’ombra di dubbio nell’itinerario.
Lungo le sue stradine si respira una vita cittadina autentica; oltre a questo abbiamo notato un’altissima concentrazione di chiese.
La nostra meta era quella di visitare la chiesa più importante: la Basilica de la Macarena situata in prossimità della porta di Siviglia.
Siamo arrivati verso le 15 ma abbiamo trovato chiuso perché gli orari di visita sono dalle 9 alle 14 e dalle 17 alle 21. Abbiamo atteso e fatto una passeggiata nei giardini dall’altro lato della strada.
La Basilica, dai colori bianco ed ocra, è in stile neo-barocco, l’interno è molto sfarzoso e pieno di quadri, decorazioni ed affreschi.
Di notevole importanza è la presenza di due statue del 1600, la Vergine della Macarena e Nostro Padre Gesù della sentenza che è situato in una cappella laterale.
La Vergine della Macarena, con lacrime sul viso, si trova sull’altare maggiore proprio perché rappresenta una delle icone più venerate di Siviglia.
Il nostro itinerario è terminato nell’Alameda de Hércules una piazza piena di locali, bar e ristoranti.
La zona rappresenta un punto d’incontro della vita notturna di Siviglia, soprattutto per i giovani
Caratteristico del viale sono le statue di Ercole e Giulio Cesare su colonne romane come se fossero le guarde della città. TORNA SU
5 GIORNO
Siamo giunti al giorno della partenza.
Avendo il volo nel pomeriggio la mattina abbiamo deciso di visitare l’Hospital de Los Venerables Sacerdotes situato nella Plaza de los Venerables, nel centro del quartiere di Santa Cruz e molto vicino ai giardini Murillo, alla Cattedrale e al Real Alcázar.
L’Hospital de los Venerables è un edificio barocco del XVII secolo che fungeva come residenza per i sacerdoti anziani o malati che avevano bisogno di assistenza.
Attualmente è la sede della Focus Foundation dove si trova il Centro Velázquez, dedicato al famoso pittore Diego Velázquez.
L’edificio ha un bellissimo patio con una fontana al centro formata da cerchi concentrici.
Dal chiostro si accede poi al Centro Velazquez vera perla colma di opere prestigiose come quelle quelle di Velazquez e Murillo. Si passa poi ad una piccola chiesa piena di dipinti e decorazioni.
Entusiasti anche di questa ulteriore meraviglia e quindi altamente consigliato, ci siamo diretti in hotel per ritirare i bagagli e andare in aeroporto con il taxi al costo di 25 euro.
Sono stati 4 giorni davvero intensi e pieni di soddisfazione. TORNA SU