Nell’Aprile del 2017 abbiamo deciso di partire per 15 giorni alla scoperta di Cuba.
Il bello di un viaggio oltre a viverlo sta anche nel progettarlo: partire con la mente alla scoperta di qualcosa di insolito, progettare itinerari, vedere foto di paesaggi, foto di culture lontane, immaginarsi suoni, odori, sapori mai provati prima, tutto ciò alimenta sempre più il desiderio innato del viaggiatore.
12 Aprile L’Avana
13 Aprile L’Avana
14 Aprile Vinales
15 Aprile Vinales
16 Aprile Cienfuegos
17 Aprile Cienfuegos
18 Aprile Trinidad
19 Aprile Trinidad
20 Aprile Trinidad
21 Aprile Trinidad
22 Remedios
23 Remedios
24 L’Avana
25 L’Avana
26 L’Avana – Roma
Con 15 giorni è stato impossibile completare il giro dell’isola, motivo per tornarci e vistare la parte di Santiago.
Premetto che come alloggi abbiamo scelto solo case particular (Una casa particular è una struttura a conduzione familiare cubana privata che fornisce un alloggio).
12.04.2017 L’Avana
La partenza da Fiumicino è alle 10.00, arriviamo all’aeroporto dell’Avana alle ore 16.00 locali.
Abbiamo prenotato una stanza a 35 CUC con colazione inclusa per 2 notti nel quartiere El Vedado dell’Avana. Appartamento molto bello.
Avviso: a volte dei ragazzi si avvicinano proponendovi locali dove mangiare; non accettate perché pubblicizzano ristoranti chiamati PALADAR che sono praticamente delle trappole per turisti, si spende e si mangia male.
13.04.2017 L’Avana
La mattina andiamo a cambiare i soldi in una cadeca sita davanti ad un mercato e subito dopo pronti per fare colazione in un locale delizioso in calle 23: la strada principale del Vedado.
Dopo aver mangiato prendiamo un taxi collettivo (1 CUC a testa) direzione Havana Vieja: passeggiamo per le caratteristiche vie storiche: i palazzi sono fatiscenti, sembrano cadere a pezzi.
Alcuni scorci fanno pensare alle immagini dei reportage nelle città in guerra, con edifici abbandonati e un senso generale di desolazione. Non ci sono però scene di miseria o povertà, le persone hanno il necessario per vivere dignitosamente, e anche per divertirsi.
E’ in questi luoghi che si possono cogliere i maggiori contrasti, i colori caratteristici e le immagini più significative della città.
Il taxi ci lascia nei pressi del Capitolio la cui cupola, in ristrutturazione è ingabbiata dai ponteggi. La nostra attenzione è tutta rivolta all’imponenza dell’edificio che è poi il simbolo della città.
Nelle vicinanze vediamo una fila di mitiche cabriolet vintage, tirate a lucido con le cromature e dai colori pastello che attendono turisti per il classico tour alla scoperta della capitale. Dopo una veloce sosta nell’adiacente Parque Central per ammirare la statua di José Martí, eroe nazionale, ci inoltriamo per Calle Obispo una delle più belle vie dell’Avana.
Visitiamo le bellissime piazze: plaza de la Catedral, de las Armas, San Francisco de Asis e Plaza Vieja.
Sbuchiamo alla fine davanti al bar Floridita, il locale preferito da Hemingway. Nella pausa pranzo invece sosta in un locale molto popolare, la Bodeguita del Medio per un veloce spuntino accompagnato da un mojito.
Hemingway affermava “My mojito in la Bodeguita, my daiquiri in El Floridita”.
La sera percorrendo Calle 23 arriviamo al Malecon il famoso lungomare che rappresenta il cuore degli abitanti, lungo ben oltre 7 km.
14.04.2017 L’Avana – Vinales
La mattina andiamo alla stazione Viazul con l’intento di prendere un bus per Vinales, ci accorgiamo però della presenza di un taxi collettivo che ci propone di raggiungere Vinales per 20 CUC cadauno. (consiglio vivamente questi taxi).
Sull’autostrada notiamo gente che cerca un passaggio sventolando soldi, gente che attraversa e persone che vendono prodotti come polli, formaggi etc.
Prima di arrivare a destinazione facciamo una sosta in un centro di ristoro e poi ci fermiamo in un Mirador dove possiamo già fotografare il caratteristico paesaggio della zona (selfie obbligatorio).
Arriviamo a Viñales dove soggiorneremo per 2 notti presso la casa El Porry. La proprietaria, la signora Betty, molto disponibile, ci accoglie mostrandoci la camera e la terrazza dove far colazione; più che una terrazza è un vero e proprio belvedere dove all’orizzonte svettano le tipiche colline carsiche chiamate Mogotes.
Facciamo subito un giro per il piccolo centro, mangiamo in un buon ristorante consigliatoci da Betty: El Olivo; da vedere la graziosa piazza con la chiesa.
Prendiamo un pullman per andar a vedere la Cueva del Indio, a 7 km da Vinales. Dopo aver pagato il biglietto (5 CUC a testa), entriamo nella grotta percorrendo a piedi 250 m (quel giorno piena di gente) e saliamo su una barca a motore assieme ad altri turisti.
Lungo il percorso il barcaiolo, con una lampada, ci mostra innumerevoli magiche formazioni di stalattiti e stalagmiti, alcune con delle forme particolari.
Riprendiamo l’autobus e facciamo una breve sosta per fotografare il Mural de la Préhistoria, a pochi km da Vinales. Restiamo un po’ delusi, poiché ci aspettavamo dei dipinti preistorici, non dei murales realizzati nel 1960
15.04.2017 Vinales
La mattina, dopo la colazione in terrazza, ci viene a prendere un taxi collettivo per andare alla spiaggia Cayo Jutias (quasi due ore di viaggio).
Cayo Jutias non è una meta solo per turisti ma anche per molti cubani pronti sempre a far festa; questo per me è un aspetto fondamentale. Non mi importa quanto un posto sia bello o esclusivo, la cosa fondamentale è che quel posto sia davvero autentico. E come potrebbe essere autentico un posto in cui si impedisce ai suoi abitanti di stare li? (dico questo perchè nella maggior parte dei Cayo si accede solo con il passaporto e quindi riservato ai turisti).
Cayo Jutias – fatta eccezione per la mezzaluna dove ci sono i due ristoranti con bellissime palme– la sabbia si mescola a rami, radici, piante e chi più ne ha più ne metta: addentrandosi nella vegetazione (non troppo perché troverete molte zanzare) si ha la sensazione di essere su un’isola deserta!
Al rientro proviamo la cucina di Betty a base di aragosta (10 cuc a persona): abbondante e spettacolare!
Passeggiata in piazza!
16.04.2017 Vinales – Cienfuegos
Betty ci ha organizzato una visita a piedi alla scoperta della valle, si può scegliere di fare l’escursione anche a cavallo.
Ci avventuriamo nel nostro giro per la campagna, muniti di guida (un ragazzo della zona molto simpatico). Passiamo da boschetti fangosi, affianchiamo laghi, stagni, ci inoltriamo in vasti spazi aperti dedicati a varie coltivazioni, incrociamo buoi, galli e tacchini, tutti lasciati liberi di pascolare.
Vediamo libellule, colibrì, la guida ci porta da un secatores de tabacco, ed un campesino ci mostra come viene creato un sigaro, alla fine ce ne offre uno.
Continuiamo il cammino fino ad arrivare in una fattoria dove ci mostrano il processo per la lavorazione del caffè. A mio avviso il tutto leggermente turistico, ma la vista di certi paesaggi è impagabile.
Arriviamo a casa alle 12:00 il tempo di fare una doccia ed aspettare un taxi per tornare all’Avana; ma il tassista non si presenta e al suo posto viene il simpaticone Sig. Gustavo originario di Cienfuegos con il quale optiamo di andare appunto direttamente a Cienfuegos invece di soggiornare 1 notte all’ Avana (avremmo scelto di tornare all’Avana per evitare di fare più strada partendo da Vinales ma è stato meglio così)
Avendo come da programma prenotato solamente 1 notte a Cienfuegos Gustavo ci trova una sistemazione: una stanza presso una sua conoscenza (25 CUC).
Usciamo la sera per cenare e fare un giro per la città arrivando fino alla plaza Martí.
17.04.2017 Cienfuegos
La mattina ci trasferiamo a casa Babi presso la quale avevamo la prenotazione.
Location meravigliosa: sul Malecon palme e vista mare.
La casa è molto bella, con giardino, cortile interno, camera e bagno spaziosi, l’unico inconveniente è il materasso.
Bellissimo passeggiare per il centro cittadino e la parte storica è considerata un gioiello (patrimonio dell’Unesco). Ci siamo diretti verso il Parco José Martì dove abbiamo ammirato la Catedral de la Purisma Concepcion e dato il caldo, approfittiamo per prendere un ciclo taxi che ci porta a vedere anche punta Gorda la parte residenziale della città con i suoi magnifici palazzi sulla baia. Sono ville in stile art nouveau costruite nei primi anni del Novecento. Ci fermiamo in un edificio, il Palazzo de Valle, la cui architettura ricorda una kasbah marocchina, con tante mattonelle colorate.
Camminiamo per alcune vie e dei bambini dolcissimi ci chiedono delle caramelle, apriamo lo zaino e cominciamo a distribuire delle noccioline. Regalare felicità a molti di loro è straordinario.
La sera un buon ristorante e un salto a vedere uno spettacolo all’aperto di danza cubana.
Straordinario vedere come gruppi di ragazzi passano la serata sul Malecon conversando, ballando e sentendo musica provenire dai classici stereo anni ’80.
18.04.2017 Cienfuegos – Trinidad
Dopo aver fatto colazione a casa Babi ci prepariamo per raggiungere Trinidad in cui staremo 4 notti.
Gustavo (l’autista che ci ha portato a Cienfuegos) aveva concordato di mandarci un autista privato per 35 CUC, ma il ragazzo che viene ci comunica che deve andare a prendere altri 2 turisti garantendoci però lo spazio necessario, anche perché la macchina é spaziosa, ed è per questo motivo che il prezzo scende a 25 CUC.
Dopo un tratto di strada alla nostra sinistra vediamo il fiume il Rio mentre alla nostra destra il mare.
Ad un certo punto sull’asfalto notiamo tanti punti rossi: sono i granchi (non mangiabili) che nell’intento di raggiungere il mare o di ritornare nel loro habitat (il sottobosco) vengono schiacciati, il che è alquanto pericoloso in quanto possono portare danni anche agli pneumatici.
Finalmente arriviamo alla nostra casa particular (sempre prenotata da Roma) hostal Zamora dove i proprietari Tico e Marta si dimostrano essere già molto disponibili.
Conosciamo la figlia in dolce attesa e la signora addetta alla cucina.
La camera, dai colori vivaci ma un po’ kitsch (tenda della doccia e il copri water merlettato), ha una finestra che si affaccia direttamente sul corridoio interno della casa e l’altra nel cortile pieno di piante e animaletti imbalsamati.
Il tempo di sistemarci ed usciamo.
Trinidad, dichiarata patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco, è rinomata per le caratteristiche stradine lastricate che si dipanano tra case dai tipici colori coloniali: rosa, turchese e giallo. Le case hanno ampie finestre fronte strada senza vetri e protette da eleganti griglie.
Passeggiando per le viuzze, notiamo come gli abitanti parlano spensierati seduti sui gradini di casa, salutandoci e a volte intrattenendoci in piacevoli ed inaspettate conversazioni. Non è raro essere invitati ad entrare ed avere così la possibilità di ammirare soffitti di legno altissimi e mobili d’antiquariato.
Più ci addentriamo nei vicoli stretti, lontani dai circuiti turistici, più restiamo colpiti dal fascino di questa perla dei Caraibi.
Ammiriamo le piante e le buganvillee discendere la scalinata della Casa della Musica.
Oltre la Casa della Musica andiamo a Plaza Mayor, la piazza principale circondata dalla Iglesia de la Santissima Trinidad e dal museo Romantico.
A pochi passi dalla Plaza arriviamo al Convento de San francisco de Asis, raccomandiamo di salire sul campanile per godere della splendida vista sulla città.
La sera andiamo a cena al ristorante di Marta, El Ya Lo, a pochi metri da casa: mangiamo bene, super economico.
Dopo una passeggiata serale decidiamo di andare a ballare alla Cueva, una discoteca davvero carina e caratteristica perché situata in una grotta.
19.04.2017 Trinidad
La mattina facciamo una buonissima colazione, il punto forte di casa Zamora è l’abbondanza e la bontà della frutta caraibica dal mango alla frutta bomba (papaya) alla guayaba e altro ancora…….con i rispettivi frullati fatti al momento.
Siamo pronti per l’escursione al parco Topes de Collantes (prenotata il pomeriggio precedente, bisogna essere in forma per questo tipo di percorso). Il raduno è al parco centrale: il mezzo di trasporto è un vecchio carro russo dal color verde e giallo: siamo in tutto 20.
Dopo alcune soste arriviamo al punto di arrivo.
Ci inoltriamo nel bosco: all’inizio il percorso si presenta abbastanza semplice ma successivamente aumenta di difficoltà dovuto alla presenza di rami e pietre.
Dopo 30 min arriviamo alle piscine naturali dove molte persone fanno il bagno, attraverso una ripida salita si può raggiungere la cascata del Colibrì.
Tornati a Trinidad mangiamo a casa (se si decide di cenare a casa bisogna avvisare i padroni la sera prima): mangiamo i cameron grillé: davvero buoni.
La sera usciamo: il solito giro in piazza e poi sosta in un piccolo bar in cui servono mojito a 1,50 cuc,
20.04.2017 Trinidad
La mattina del 20 avevamo programmato una giornata al mare e precisamente alla playa Ancon, ma visto il tempo nero, Tico il padrone di casa, chiama un ragazzo di sua conoscenza, Miguel, al fine di farci visitare (precedentemente lo stesso giro volevamo farlo con il treno a vapore) la valle de los Ingenios.
La prima tappa è al Mirador, a pochi chilometri da Manaca Izanaga, e qui ammiriamo la vastità della natura cubana che ci lascia senza fiato.
Seconda tappa presso l’antico zuccherificio, una guida ci racconta la storia della zona durante il periodo coloniale.
Infine una sosta alla torre Iznaga alta 44 metri: merita davvero una visita. Il luogo è pieno di bancarelle dove si vendono merletti ed articoli di artigianato. Abbiamo preso ad 1 Cuc una noce di cocco per bere il succo e mangiarne la polpa.
Rientro. La sera ceniamo in un ristorante spagnolo.
21.04.2017 Trinidad
Anche questa mattina il tempo non ci ha permesso di andare al mare.
Fortunatamente il cielo comincia a schiarire ed è cosi che prendiamo un taxi per Playa Ancon, una bellissima spiaggia.
22.04.2017 Trinidad – Remedios
La mattina avevamo appuntamento alle 9.00 con un tassista, raccomandatoci da Gustavo, per andare a Remedios.
Arriviamo così all’Hostal Buen Viaje (raccomandato): una Casa Particular curata in ogni dettaglio senza però perdere in autenticità.
Il patio coloniale dove mangiare è davvero delizioso. Lester e Naty sono due padroni di casa eccellenti, discreti, cordiali e accoglienti.
La nostra camera è perfetta: letti comodi, spaziosa, un bagno grande, il tutto con un arredamento autentico ma funzionale.
Remedios è una tranquilla e sonnolenta cittadina della provincia di Santa Clara.
Usciamo e andiamo a Plaza Martì , un centro culturale, il bar El Louvre, ed un altro bar ristorante si affacciano sulla piazza.
Notiamo l’imponente Chiesa di San Juan Bautista che cela al suo interno singolari gioielli scultorei.
Entriamo in chiesa e un ragazzo ci spiega la storia dei dipinti, di alcune sculture e delle relative credenze popolari, infine andiamo a casa a prendere delle magliette per donarle in beneficienza alla Chiesa.
Decidiamo di prendere un taxi-bici e la guida ci mostra angoli e vie nascosti della piccola Remedios.
La sera una buonissima cena all’Hostal, la signora ha cucinato la Cernia un pesce che però non corrisponde alla nostra Cernia.
23.04.2017 Remedios
La mattina dopo colazione, andiamo con un taxi, prenotato dal padrone dell’Hostal, a Cayo Santa Maria.
Il Cayo è collegato alla terra ferma da una strada lunga oltre 50km. Un’insieme di ponti collegati tra loro hanno consentito di allacciare l’affascinante cayo a Remedios.
Abbiamo portato con noi il passaporto in quanto in molti Cayo i cubani non possono accedere.
Ci facciamo lasciare nell’ultima parte più selvaggia: playa Las Gaviotas (TOP).
Facciamo un percorso di circa 15 minuti all’interno di una fitta vegetazione per poi arrivare ad una spiaggia bianchissima con un mare dal colore smeraldo, veramente una bellezza abbagliante resa così anche da una bella giornata di sole.
Sulla spiaggia, ogni 100 metri ci sono delle piccole capanne messe appositamente per ripararsi dal sole. L’acqua è calda e molto bassa, bisogna camminare un po’ per arrivare nella parte più profonda.
Alle 13.00 torniamo indietro dove il tassista ci aspetta per poi portarci alla spiaggia più turistica.
Prima di andare in spiaggia pranziamo nel ristorante (all’aperto) dell’albergo (servizio lentissimo).
Dopo mangiato di corsa in spiaggia: qui sono presenti spartani stabilimenti dove domina un maestoso albergo, pensiamo che forse sarebbe stato meglio restare nella riserva naturale.
24.04.2017 Remedios – Santa Clara – L’Avana
La mattina dopo colazione, arriva il tassista per portarci all’Avana.
Facciamo sosta al paesino di Santa Clara, andiamo a vedere il Monumento al treno blindato ed il mausoleo del Che.
Arriviamo finalmente nella trafficata Avana (primo pomeriggio), il taxi percorre le strette vie del centro storico dove abbiamo prenotato una stanza.
Usciamo e giriamo per la bellissima città vecchia tornando a visitare anche angoli già visti i primi giorni.
Andiamo all’Ambos Mundos Hotel per visitare la stanza dove ha vissuto lo scrittore Hemingway, molto interessante.
Decidiamo poi di fare una breve sosta con o una buona Pina Colada servita dentro un’ananas.
Per la cena andiamo in un grazioso ristorante vintage.
25.04.2017 L’Avana
Programma della giornata: spiaggia del Este: la spiaggia dell’Avana, una delle mete preferite dai Cubani.
Spiaggia piena di bellissime palme: ci mettiamo sotto una palma anche con il rischio che potesse caderci in testa una noce di cocco).
26.04.2017 L’Avana
Ultimo giorno
Prendiamo la decisione di fare un giro con una delle caratteristiche macchine d’epoca cabriolet (color rosso) al prezzo non modico di 40 euro.
Partiamo dal Malecon: passiamo per Calle Cuchillo fino ad arrivare a Barrio Chino (la Chinatown dell’Avana), è il momento ora di vedere la plaza de la Revolucion dove si può ben notare la grande sagoma del Che Guevara sulla facciata del Ministero dell’Interno.
In questa piazza c’è anche il Memorial a José Marti. Scorrazziamo poi per il quartiere El Vedado: qui andiamo a vedere il Parco John Lennon, su una delle panchine del parco si trova una scultura dell’ex Beatles seduto sul lato destro.
La scultura di Lennon è attualmente priva dei caratteristici occhiali tondi, che sono stati rubati svariate volte.
Tuttavia, durante il giorno, è spesso presente nei pressi della panchina un uomo che su richiesta e dietro un piccolo compenso, mette degli occhiali alla statua per permettere ai turisti di fare delle foto.
Torniamo, attraverso il Malecon, al punto di partenza.
Avendo ancora tempo, dopo una passeggiata, prendiamo un coco taxi con alla guida un uomo simpaticissimo.
Ci porta in vari punti della città tra cui a Callejon de Hammel che rappresenta un angolo di Africa all’Avana.
La coloratissima e pittoresca Cayo Hueso è una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, realizzata dall’artista cubano Salvador González.
L’intera via è stata decorata con murales, sculture e dipinti realizzati con materiali di scarto.
Si possono vedere anche ballerini che animano ogni giorno la via. Gli spettacoli musicali iniziano a mezzogiorno circa.
Verso le 17.00 torniamo a casa. Usciamo e prendiamo un taxi ufficiale per andare all’ aeroporto.
La nostra grande e fantastica avventura è giunta così al termine.